ectoparassiti

Con la bella stagione si presenta, puntuale, ogni anno, il fastidioso problema dei parassiti (ectoparassiti). Il clima caldo umido di quel periodo crea le condizioni ambientali adatte allo sviluppo e alla proliferazione di numerosi microrganismi (vermi, insetti, acari) con conseguente infestazione dell’ospite.
La parassitologia si occupa prevalentemente dei parassiti patogeni, in particolare di quelli di origine animale.

ectoparassiti

 

Possiamo classificare tutti i parassiti in due grandi gruppi
– ectoparassiti, che vivono sulla superficie esterna dell’ospite
– endoparassiti, che vivono all’interno del corpo parassitato occupando le più diverse localizzazioni (sangue, cavità interne, organi vari).
Lo scopo dei piccoli articoli che seguiranno vuol essere quello di fornirvi, in termini semplici, il mezzo per riconoscere, prevenire le infestazioni ed eliminare la diffusione del parassita.
Non tutti gli ectoparassiti sono patogeni per il cane; molti altri sono, invece, in grado di provocare gravi alterazioni del tessuto cutaneo.

Premesse

Per comprendere l’argomento è necessario fare alcune brevi premesse.
Con il termine “parassita” si definisce un essere vivente inferiore appartenente al regno vegetale o animale, che vive a spese di un altro organismo ospite.
I parassiti si suddividono in obbligati, facoltativi e commensali, a seconda che si tratti, di organismi capaci di vivere esclusivamente come parassiti; di condurre sia una vita libera che parassitaria; di vivere sottraendo quantità trascurabili di nutrimento, dai parassiti patogeni, arrivando a causare nell’organismo ospite uno stato di malattia alterando le funzioni di uno o più organi vitali.
Questi agenti patogeni possono arrecare un grave danno quando infestano in maniera massiva gli animali domestici. Sono in grado di sottrarre diverse sostanze nutritive (sangue) o di sensibilizzare il sistema immunitario dei soggetti colpiti (reazioni allergiche). Inoltre sono potenzialmente vettori di molte malattie infettive gravi e talvolta letali (leishmaniosi, piroplasmosi, erhlichiosi, etc).

Per questi motivi, dato che si conoscono diversi mezzi per combatterli, un’adeguata informazione e prevenzione possono evitare o ridurre il rischio di tali patologie.
Un altro aspetto importante che non va tralasciato è il rischio zoonosiogni ectoparassita, in situazioni particolari, può effettuare il salto di specie e quindi parassitare anche l’uomo.

Igiene come prevenzione

Pare quindi superfluo ricordare di prestare particolare attenzione all’igiene del cane. È buona norma effettuare, almeno ogni due mesi, un bagno al proprio cane, con shampoo specifici per la cute canina; tenerlo sempre ben spazzolato e verificare l’assenza di parassiti esterni.

Gli ectoparassiti di cui ci interesseremo appartengono tutti al phylum degli Artropodi. Gli artropodi sono animali che presentano un esoscheletro chitinoso, un corpo segmentato e appendici articolate. Delle numerose classi in cui sono divisi gli Artropodi le due più importanti interessano la parassitologia del cane: quella degli Arachnidi (comprendente acari e zecche) e quella degli Insetti (cui appartengono pulci e pidocchi).

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