La Storia del Pastore Svizzero: Origini e Evoluzione della Razza

Scopri la Storia del Pastore Svizzero: Un Cane dal Cuore Grande

il sito di ogni allevamento di Pastore Svizzero ha la sua pagina relativa alla storia della razza Pastore Svizzero Bianco e alle sue origini. 

Eccoti qui la nostra. A questo link puoi invece trovare informazioni sulle caratteristiche del Pastore Svizzero in generale.
Iniziamo con il rendere giustizia a quell’animale meraviglioso che è il Cane. 

Ti riporto una citazione di Piero Scanziani, tratta da “Il cane utile”; io, ogni volta che la rileggo, mi commuovo.

Grazie al cane divenimmo pastori (link punto nascita cane da pastore). Un uomo con tre cani cura cento pecore, senza non ne cura tre. Pastore, uomo placido, certo di potersi ogni giorno nutrire di latte e formaggi. Il pastore ha famiglia, conosce la paternità: canis familiaris.
Senza pastorizia niente vestiti. Solo il pastore si veste di lana e ai piedi lega le ciocie. Senza abiti, niente pudori, niente virtù. Senza abiti, nemmeno il piacere di mettersi nudi.

Mentre il cane cura il gregge, il pastore fissa il cielo: astrologia, sorella maggiore dell’astronomia. L’ozio del pastore gli consente di guardare, riflettere, intuire. Il pastore disegna. Giotto fu pastore. Disegnare è scrivere. L’ozio consente la preghiera, la contemplazione, la santità, la saggezza.

Grazie al cane diventammo agricoltori. Il cane veglia fuori dalla capanna, sorveglia il terreno coltivo. Senza cane perpetuo allarme, perpetua lotte con le belve, coi nemici. Il cane abbaia, il cane avverte, l’agricoltore dorme. Senza cane niente sonno e solo chi dorme placidamente può nel sogno conoscere mondi ultraterreni donde, al mattino, portare in terra intuizioni celesti.

Senza cane, niente granai pieni e niente scambi. Chi vive giorno per giorno non ha nulla da barattare. Il cane difende la proprietà, apre i mercati, salva il gruzzolo, consente l’eredità di padre in figlio, induce ai viaggi e alle navigazioni per barattare sempre più lontano.
Senza cane niente casa, senza casa niente architettura e niente amore. La casa, luogo d’amore, consente di chiudere la porta. Senza amore niente poesia, niente arti, musica, niente uva: senza vino niente danza.

Grazie al cane diventammo artisti, diventammo avventurieri: ogni nostra avventura di pace o di guerra ebbe accanto il cane. Fra i primi astronauti v’è stato un cagnolino. E anche fra gli entronauti: il mistico san Rocco è protetto dal suo cane.
Senza cane niente uomo.”

Qual è la storia del Pastore Svizzero?

La storia, dalle origini del Pastore Svizzero Bianco quando ancora non era bianco, ad oggi, è molto affascinante. È una storia che sembra un film per i risvolti che ha avuto. Continua a leggere: ne resterai stupefatto.

Da dove proviene il Pastore Svizzero?

Il Pastore Svizzero proviene dal Pastore Tedesco, ma partiamo più da lontano.

Come nasce il cane da pastore?

Il Pastore Svizzero Bianco, come dice il nome della razza, è un cane da pastore. Ma come sono nati i cani da pastore? Senza partire proprio dagli albori del connubio uomo-cane e quindi dalla domesticazione, facciamo un salto direttamente alla nascita dei cani da pastore ed alla nascita del Pastore Tedesco.
Il cane da pastore nasce come cane da difesa di mandrie e greggi allo scopo di difenderli dai predatori e da eventuali ladri di bestiame.
Partendo dal lupoide classico, grigio e a pelo corto venne gradualmente selezionato un tipo di cane a pelo lungo, ruvido e di altri colori per poterlo distinguere dal selvatico e che avesse un aspetto più imponente e minaccioso.
Da principio il cane da pastore nasce più come protettore del gregge (fino a tutto il 18° secolo il nord e centro Europa erano in gran parte ricoperti da foreste, con relativamente poche aree coltivate, di conseguenza le greggi potevano pascolare liberamente senza aver necessità di effettuare grandi spostamenti: serviva un cane che si mescolasse alle pecore per difenderlo dai predatori) più che come conduttore.
In seguito, dopo la guerra dei trent’anni e con il lungo periodo di pace e di aumentato benessere iniziano ad aumentare le dimensioni delle zone coltivate al fine di sviluppare l’agricoltura. È questo il momento in cui si inizia a sentire la necessità di cani che conducano il gregge (i pascoli sono più rari ed i contadini non apprezzano affatto che gli animali vadano a pascolare sui terreni coltivati).
Inizia così la selezione dei cani da pastore conduttori partendo dai cani da villaggio, che convivevano già da moltissimo tempo con l’uomo controllando gli animali da cortile, giocando con i bambini, dormendo ai piedi delle persone e facendo la guardia alla fattoria. Da questi cani da villaggio si arrivò ad avere cani spesso con orecchie erette, molto dipendenti dall’uomo, molto docili (docilità = capacità del cane di accettare volutamente come suo naturale superiore l’uomo e di collaborare con lui), molto intelligenti, agili, resistenti, molto meno aggressivi dei cani da protezione del gregge, che mantenevano la capacità di girare in circolo per fare la guardia alla fattoria (che diviene il girare intorno alle pecore per proteggerle e per condurle) e che abbaiavano meno (per non disturbare le pecore stesse).

Quali sono le origini del Pastore Svizzero?

Secondo quanto riferisce George Horowitz nel suo “Il cane Lupo Alsaziano”, all’esposizione di Hannover nel 1882 venne presentato un pastore bianco, di nome Grief. È il primo pastore bianco ad aver partecipato ad una esposizione cinofila. Altri lo seguiranno, finché sarà possibile.

Cane da pastore bianco a pelo liscio originario della Germania settentrionale. Dovrebbe (condizionale d’obbligo) essere Greif von Sparwasser; c’è chi dice sia Berno von der Seewiese…

Nel 1891 viene fondata, in Germania, la Philax Society, prima società per tutelare le razze da pastore germaniche da lavoro. Alcuni degli iscritti a questa società non amavano le orecchie grandi e molli e pensarono di prendere in mano la situazione ed iniziare a fissare le caratteristiche di una nuova razza. Per raggiungere il cane che cercavano in termini di prestazioni e caratteristiche fisiche i membri della Philax usarono nei loro incroci il Weiß Norddeutscher, un cane di taglia medio-grande dalle orecchie erette e dal pelo medio lungo.

Proseguendo nella loro selezione Eiselen acquistò un bellissimo cane della Turingia, grigio, ben costruito e con un temperamento vivace di nome Horand von Grafath che divenne il primo Pastore Tedesco con pedigree. Il suo figlio più famoso, Hector von Schwaben è un enorme progresso in termini di selezione rispetto al padre e, da questo momento, possiamo dire che la razza è già nata.
Horand aveva nel suo DNA geni bianchi recessivi che saranno trasmessi ai suoi discendenti.

Nel 1899 il capitano Max von Stephanix fonda, a Stoccarda, la Schäferhund Verein – SV (Club del Pastore Tedesco).
Hector diviene il capostipite di diverse linee di sangue la più importante delle quali fa capo e Beowulf, un cane in stretta consanguineità su Horand (era figlio di due figli di Horand) che venne “usato” con buoni risultati sia in accoppiamenti in consanguineità che non.
Ecco quindi quali sono le origini del mantello bianco del Pastore Tedesco, che poi diverrà il nostro Pastore Svizzero Bianco.

A sinistra i possibili colori del Pastore Tedesco (anche se alcuni, come il nostro Pastore Svizzero Bianco, sono considerati fuori standard nel PT)

Eccoci arrivati al XX secolo

Si narra che agli inizi del ‘900 alla Corte Reale degli Asburgo si allevassero Pastori Bianchi. Sembra che soprattutto le dame di corte fossero affascinate da questi cani atletici e dal meraviglioso manto bianco che ben si abbinava con quello dei cavalli lipizzani che trainavano la carrozza reale. Tuttavia bisogna andarci cauti con questa storia: pare non ci sono prove reali circa l’esistenza di questo allevamento anche se esistono molti riferimenti alle linee di sangue “von Habsburg” provenienti da altri grandi allevamenti. Interessante…

Nei primi 15 anni del XX secolo l’evoluzione del Pastore Svizzero viaggia parallela all’allevamento del Pastore Tedesco. Si sa poco o niente dell’uso di Pastori Tedeschi Bianchi in selezione ma abbiamo una foto di Berno von del Seewiese, uno stallone bianco a pelo corto molto simile ad un maschio a pelo corto di oggi.

Nel 1906 vene portato in America il primo Pastore Tedesco bianco: Mira von Offingen che però risultò non essere molto apprezzata in esposizione e, dopo la Mostra Cinofila Internazionale “Queen of Switzerlands” in cui venne esclusa fu rimandata in Germania.

La sig.ra Ann Tracy, che viveva negli Stati Uniti, era membro del “German Shepherd Dog Club of America” ed allevava Pastori Tedeschi da linee di sangue importate dalla Germania.
Nel 1917 nacque, nel suo allevamento, una cucciolata con quattro cuccioli bianchi nati da due genitori “colorati” strettamente imparentati con Horand von Grafrath. I cuccioli vennero chiamati Edmund, Eadrid, Eric e Elf e furono i primi Pastori Tedeschi Bianchi registrati in America con affisso “Stonihurts.”
Con questa cucciolata la sig.ra Tracy dette inizio alla linea di sangue del Pastore Tedesco Bianco in America.

Ann Tracy supportò a fondo la causa dei Pastori Bianchi

Nel 1919 viene registrato nel libro genealogico canadese il primo Pastore Tedesco ma, dato che il registro canadese iniziò a registrare i colori solo nel 1959, non è dato sapere in quale anno sia stato registrato il primo pasto bianco.

Nel 1920 il sig. Hanchett importò dalla Germania i primi Pastori Tedeschi Bianchi che allevò con scrupolo ponendo le base per la costituzione di una distinta razza.

Nel 1921 il colonnello Von Stephanitz pubblica la sua grande opera sul Pastore Tedesco. In questa testo include una foto del celebre Berno von d. Sneewiese; diretto discendente di Horand.
Nel 1922 HB Boyd fonda la prima associazione canadese del Pastore Tedesco.

Nel 1923 anche Geraldine Rockfeller Dodge, che allevava Pastori Tedeschi neri, colorati e bianchi nella sua tenuta di 2000 acri in New Jersey, importò alcuni Pastori Tedeschi delle migliori linee di sangue della Germania.
I sui cani erano famosi per il loro alto livello e molti cani di oggi hanno in questo allevamento le loro radici.

Nel febbraio 1933 lo standard di razza del Pastore Tedesco venne modificato ed il colore bianco non fu più ammesso.

C’è chi dice che non fosse gradito perché durante la seconda guerra mondiale i Pastori Tedeschi Bianchi nelle missioni notturne erano troppo visibili (in effetti di notte sembrano fari nella nebbia 😊 ); c’è chi sostiene che, come cane da pastore, un soggetto bianco da lontano può venire confuso con le pecore essendo, di conseguenza, meno adatto alla conduzione del gregge. Questa è un’ipotesi tra le più accreditate dagli esperti storici del Pastore Tedesco, ma c’è da dire che in altri ambiti c’è chi ritiene l’esatto opposto e cioè che l’uso di Pastori Tedeschi Bianchi in Europa centro-orientale e nord America sia stato incentivato dal colore del manto che faceva sì che il cane bianco si mimetizzasse agli occhi dei predatori e fosse più distinguibile da questi. Di nuovo… a sapere quale delle due tesi sia la più corretta…

C’è inoltre chi dice che sia stato tolto dallo standard perché il colore del mantello bianco veniva associato ad alcune problematiche di salute mentre adesso sappiamo che il Pastore Svizzero, non essendo bianco, ma fulvo non è soggetto a sordità legata al manto bianco.

Il mantello bianco, non essendo riconosciuto dallo standard di razza, per un lungo periodo venne abbondantemente bistrattato. C’erano “allevatori” (da scrivere rigorosamente tra virgolette perché francamente mi chiedo come si faccia ad agire così) che sopprimevano direttamente alla nascita i cuccioli nati bianchi (in poco tempo i Pastori Tedeschi Bianchi in Europa scomparvero quasi completamente); ce n’erano altri, con un po’ più di senso morale, che li cedevano a famiglie con l’obbligo di non rivelare in quale allevamento fosse nato il cane.. È così che, dopo alcune peripezie, arrivò nella casa in cui nacqui io il mio primo Pastore Svizzero Bianco. Quando poi avrai letto l’articolo che rimanda a questo link ti sarà più chiaro perché io ami così tanto vivere circondata dai miei Pastori Tedeschi Bianchi.

Nonostante questa forte repressione c’erano però allevatori, specialmente in Nord America, che continuarono comunque ad allevare Pastori Tedeschi Bianchi.

Nel 1947 viene pubblicato l’importante libro sul Pastore Tedesco “The complete German Shepherd” che include anche l’immagine di un Pastore Bianco proveniente dal nord della Germania.

Nel 1959, di nuovo, la SV (Schäferhund Verein) decide di dichiarare albino il Pastore Bianco e proibirne l’utilizzo in riproduzione adducendo al colore bianco del mantello problemi di cecità, sordità e malattie della pelle. Ad oggi sappiamo che quella fu una decisione priva di senso: il Pastore Tedesco bianco non è bianco (di conseguenza non può essere albino), ma fulvo, ma tant’è… Lo standard viene cambiato ed i cani con più del 50% di pelo bianco dichiarati albini, e, nonostante una forte opposizione (306 favorevoli e 110 contrari) squalificati.

Nonostante tutte queste pressioni intorno agli anni ‘60 la popolarità dei pastori bianchi aumentò sensibilmente grazie alla loro partecipazione in numerose serie tv e film. Ci sono numerose foto di vip accompagnati dal loro Pastore Bianco.
Ciò portò all’aumentare dell’attrito tra gli allevatori di Pastori Bianchi e quelli di Pastori Tedeschi che sfocerà nel rifiuto del Pastore Tedesco di “pelo bianco” e nell’inizio della campagna per escluderlo dallo standard di razza.

L’attrice Dorothy Crider era anche addestratrice ed allevatrice di Pastori Bianchi. Il suo cane Chinook recitò in più di 184 film.

In foto Dorothy Crider e Chinook

I figlio di Chinook in più di 168 film vincendo anche un premio come miglior cane attore. In un’intervista Dorothy Crider disse: “Da 27 anni possiedo, allevo e addestro Pastori Tedeschi bianchi e scuri. La differenza sta nel singolo cane e non nel colore del mantello. Una cosa che non permetterò mai è la crudeltà verso gli animali, secondo me l’eradicazione del Pastore Tedesco Bianco solo per il colore del suo mantello è un reato. La mia linea ‘White Shadow’ si può vedere in molti film e i miei cani hanno ricevuto i ‘Pastry Awards’ come prova della loro grande intelligenza. Questa linea di sangue porta alla linea dell’austriaco “Von Habsburg” del 19° secolo. Se il Pastore Tedesco bianco fosse davvero inferiore, non sarebbero già degenerati, dopo tutti questi anni?”

1964: in California nasce il primo club di razza del Pastore Bianco, ma nel 1968 l’AKC (American Kennel Club) vieterà le esposizioni ai Pastori Bianchi permettendone però comunque la registrarli all’AKC.

In seguito a questa proibizione in Canada nasce, nel 1971, un nuovo Club di Amatori del Pastore Bianco che aveva come mira il riconoscimento della razza.

In quegli anni di grande tumulto nacquero o cambiarono nome svariati club in America e Canada a supporto al Pastore Tedesco bianco ( White German Shepherd Club, American Shepherd Club International, White German Shepherd Dog Club International, White Shepherd Club of Canada). Qualcosa, finalmente, si stava movendo per rendere giustizia a questi cani, far riconoscere la razza del Pastore Bianco Americano e, probabilmente, salvare i bianchi.

Nel 1967 giunge in Svizzera Lobo, nato il 15 giugno 1966, della sig.ra Agathe Burch, trasferitasi lì dagli Stati Uniti portando con sé il suo cane, che può essere considerato il progenitore della razza in Europa. In quell’anno viene registrata, la nascita della prima cucciolata. Poco dopo Agathe importa dal Regno Unito una femmina di pastore bianco chiamata White Lilac of Blinkbonny e inizia ad allevare con affisso Shangrila. Sotto l’affisso Shangrila’s vengono registrati quattro cuccioli bianchi di Lobo e Blinkbonny’s Lilac.
Sono questi due cani e alcuni altri importati dal Canada che metteranno le fondamenta dei moderni pastori svizzeri bianchi.

Nel 1970 esce il libro The invincible White Shepherd, il primo libro pubblicato al mondo sui Pastori Bianchi.

1973: In Canada, il gruppo di estimatori del Pastore Bianco, The White Shepherd Club of Canada, assume responsabilità nazionali.

Nel 1980, di nuovo, un club (questa volta il Club Canadese del Pastore Tedesco) fa pressioni per impedire ai Pastori Bianchi il diritto di partecipare alle manifestazioni cinofile, rimane però la possibilità di partecipare a prove di lavoro e di utilità.

In risposta a centinaia di lettere ricevute nel 1981 il CKC (Canadian Kennel Club) rifiuta di escludere il Pastore Tedesco Bianco dalle gare ritenendolo idoneo alle esposizioni.

Nel 1989 in Svizzera nasce il club di razza Associazione Pastori Bianchi (GWS, Gesellschaft Weiße Schäferhunde Schweiz).

Nel 1991 il kennel club svizzero inizia a registrare i Pastori Svizzeri Bianchi in un registro provvisorio come razza separata permettendone così la riproduzione e la partecipazione ad esposizioni e gare sportive ed elabora uno Standard di Razza provvisorio. Con la pubblicazione di detto Standard la FCI riconosce, per prima e solo a livello nazionale, la nuova razza Pastore Bianco.

Sono i primi passi verso il riconoscimento della razza da parte della FCI che avverrà nel 2002 in via provvisoria.

Nel 1992 anche la Francia fonda il suo Club Francese del Pastore Bianco.

L’azione del kennel club svizzero verrà seguita, nel 1993, dal kennel club olandese.

Nel 1999 l’UKC (United Kennel Club) riconosce il Pastore Tedesco Bianco come una razza a sé stante, con il nome di Pastore Bianco. Intanto, in Europa, anche gli organismi associati alla FCI di Repubblica Ceca e Danimarca si uniscono a quelli svizzeri, austriaci e olandesi nella lotta al riconoscimento della razza.

Ad inizio 2001 la FCI richiede di produrre materiale su linee genealogiche, caratteristiche morfologiche e caratteriali, monitoraggio delle malattie genetiche del maggior numero possibile di soggetti con 4 generazioni “bianche” complete dietro di sé ed almeno 8 diverse linee di sangue distinte europee e, di conseguenza, 64 antenati bianchi (64 White Ancestors). Ci siamo! Da quel momento inizia une fervida collaborazione tra i vari kennel club del Pastore Bianco per riuscire a mettere insieme i dati richiesti.
Nell’agosto 2001 la Svizzera presenta la domanda di riconoscimento della razza congiuntamente allo Standard di Razza alla FCI.

A fine 2002 la FCI decreta finalmente il riconoscimento internazionale, a titolo provvisorio, del Pastore Svizzero Bianco come razza a sé e il 26 novembre 2002 ne pubblica lo standard n. 347 in lingua francese, con il nome di Berger Blanc Suiss).

ll 4 luglio 2011 il Pastore Svizzero Bianco viene pienamente riconosciuto come Razza con standard FCI 347.

Nel 2006 nasce in Italia il Club Italiano del Pastore Svizzero.

A questo punto ti sarà chiarissimo che il background del Pastore Svizzero Bianco è senza ombra nel Pastore Tedesco.

Negli anni, prima del riconoscimento ufficiale come razza a sé stante, il Pastore Svizzero Bianco è stato chiamato in diversi modi: Pastore Tedesco Bianco, Pastore Alsaziano, Pastore Canadese.
Ho trovato la dicitura Pastore Americano Canadese anche in un testo molto recente, del 2001 (ricordo che nell’agosto 2001 la Svizzera presenta la domanda di riconoscimento della razza congiuntamente allo Standard di Razza alla FCI.

Dopo tutti questi anni di selezione separata del Pastore Bianco rispetto al Pastore Tedesco, e di selezione ATTENTISSIMA attuando le migliori tecniche si allevamento nel rispetto del cane e della sua salute, oggi il Pastore Svizzero è davvero un cane a sé rispetto al cugino Tedesco di cui non ha assolutamente niente da invidiare, anzi…!

Il PSB è un cane forte, sano, elegante, equilibrato, facilmente addestrabile, realmente polivalente con cui condividere ogni attività della propria vita.

Come si è evoluta la razza del Pastore Svizzero nel tempo?

In realtà la razza del Pastore Svizzero non si è molto evoluta nel tempo: il Pastore Svizzero Bianco è rimasto molto simile al Pastore Tedesco di una cinquantina (e più) anni fa. A mio modo di vedere, ovviamente, questo è un gran pregio.

Tuttora la questione dell’origine del Pastore Bianco suscita intense discussioni.

Quali sono i momenti storici più importanti per la razza del Pastore Svizzero?

Qui sotto la rapida cronistoria del Pastore Svizzero con alcune delle date più importanti dell’evoluzione di questa meravigliosa razza canina.

1882: all’esposizione di Hannover viene presentato un Pastore Bianco, di nome Grief. È il primo Pastore Bianco ad aver partecipato ad una competizione.
1891-1894: La società cinofila Phylax Society incrocia varie linee di sangue di cani da pastore per migliorare la razza. Nel farlo utilizza anche Horand che aveva nel suo DNA geni bianchi recessivi che saranno trasmessi ai suoi discendenti.
1899: il capitano Max von Stephanix fonda, a Stoccarda, la Schäferhund Verein – SV (Club del Pastore Tedesco).

Il XX secolo

Inizi del ‘900: alla Corte Reale degli Asburgo si allevano Pastori Bianchi.
1906: vene portato in America il primo Pastore Tedesco bianco: Mira von Offingen.
1912: Ann Tracy, di New York, fonda uno dei primi importanti allevamenti di Pastore Tedesco. Lo fa importando dalla Germania una delle coppie più belle di quel periodo.
1917: nell’allevamento della sig.ra Ann Tracy nasce una cucciolata con quattro cuccioli bianchi nati da due genitori “colorati” strettamente imparentati con Horand von Grafrath. I cuccioli saranno i primi Pastori Tedeschi Bianchi registrati in America con affisso “Stonihurts.
1919: viene registrato nel libro genealogico canadese il primo Pastore Tedesco. Non è dato sapere in quale anno sia stato registrato il primo pasto bianco.
1920: il sig. Hanchett importa dalla Germania i primi Pastori Tedeschi Bianchi.
1921: Von Stephanitz pubblica la sua grande opera sul Pastore Tedesco. In questa testo include una foto del celebre Berno von d. Sneewiese; diretto discendente di Horand.
1922: HB Boyd fonda la prima associazione canadese del Pastore Tedesco.
1923: Geraldine Rockfeller Dodge importa alcuni Pastori Tedeschi delle migliori linee di sangue della Germania.
Febbraio 1933: viene modificato lo standard di razza del Pastore Tedesco ed il colore bianco non è più ammesso.
1947: Viene pubblicato l’importante libro sul Pastore Tedesco “The complete German Shepherd”. Il libro include l’immagine di un Pastore Bianco proveniente dal nord della Germania.
1959: di nuovo, la SV (Schäferhund Verein) decide di dichiarare albino il Pastore Bianco e proibirne l’utilizzo in riproduzione adducendo al colore bianco del mantello problemi di cecità, sordità e malattie della pelle. Ad oggi sappiamo che quella fu una decisione priva di senso: il Pastore Tedesco bianco non è bianco (di conseguenza non può essere albino), ma fulvo, ma tant’è… Lo standard viene cambiato ed i cani con più del 50% di pelo bianco, dichiarati albini, e, nonostante una forte opposizione (306 favorevoli e 110 contrari)sono squalificati
anni ’60: La crescente popolarità del Pastore Bianco (definito Pastore Tedesco Bianco) si sviluppa. Ciò porta all’aumentare dell’attrito tra gli allevatori di Pastori Bianchi e quelli di Pastori Tedeschi che sfocerà nel rifiuto del Pastore Tedesco di “pelo bianco” e nell’inizio della campagna per escluderlo dallo standard di razza.
1964: In California nasce il primo White Shepherd Dog Club mondiale per proteggere gli interessi della razza.
9 aprile 1968: L’American Kennel Club, in accordo con le raccomandazioni del German Shepherd Dog Club of America esclude i Pastori Tedeschi a pelo bianco dalle esposizioni, ma permette comunque di registrarli all’AKC.
1970: Esce il libro The invincible White Shepherd, il primo libro pubblicato al mondo sui Pastori Bianchi.
La Svizzera Agatha Burch importa dagli Stati Uniti il maschio Lobo e lo fa registrare in Svizzera. Lobo, nato il 15 giugno 1966.
1973: In Canada, il gruppo di estimatori del Pastore Bianco, The White Shepherd Club of Canada, assume responsabilità nazionali.
Sotto l’affisso Shangrila’s vengono registrati quattro cuccioli bianchi di Lobo e Blinkbonny’s Lilac.
1980: Il Kennel Club canadese fa ricorso al German Shepherd Dog Club of Canada per escludere i cani a pelo bianco dall’esposizione.
1981: In risposta a centinaia di lettere il CKC (Canadian Kennel Club) rifiuta di escludere il Pastore Tedesco Bianco dalle gare ritenendolo idoneo alle esposizioni.
1989: In Svizzera nasce il club di razza Associazione Pastori Bianchi (GWS, Gesellschaft Weiße Schäferhunde Schweiz).
1991: La GWS viene accolta dall’associazione Svizzera SKG (Schweizerische Kynologische Gesellschaft), che elabora uno Standard di Razza provvisorio. Con la pubblicazione di detto Standard la FCI riconosce, per prima e solo a livello nazionale, la nuova razza Pastore Bianco permettendone così la riproduzione e la partecipazione ad esposizioni e gare sportive seguito
1992: la Francia fonda il suo Club Francese del Pastore Bianco.
1993: anche il kennel club olandese segue l’azione del kennel club svizzero.
1999: l’UKC (United Kennel Club) riconosce il Pastore Tedesco Bianco come una razza a sé stante, con il nome di Pastore Bianco.
In Europa, anche gli organismi associati alla FCI di Repubblica Ceca e Danimarca si uniscono a quelli svizzeri, austriaci e olandesi nella lotta al riconoscimento della razza.

Il XXI secolo

Inizio 2001: La FCI richiede di produrre materiale sul Pastore Tedesco Bianco.
Si inizia a parlare, finalmente, di riconoscimento della razza.
Nell’agosto 2001 la Svizzera presenta la domanda di riconoscimento della razza congiuntamente allo Standard di Razza alla FCI.
Fine 2002: FCI decreta il riconoscimento internazionale, in via provvisoria, del Pastore Svizzero Bianco come razza a sé ed il 26 novembre pubblica lo standard n. 347 del Berger Blanc Suiss.
2006: Nasce in Italia il Club Italiano del Pastore Svizzero.