Zecche cani: come riconoscerle e cosa fare
Zecche nei cani, come riconoscerle, come prevenirle e come eliminarle
Capire il ciclo di vita della zecca per proteggere il tuo cane
Le zecche cani sono uno dei parassiti più frequenti nella bella stagione ed anche uno dei più pericolosi per gli animali e per l’uomo. Oltre ad essere ripugnanti e fastidiose il morso delle zecche può provocare infezioni e trasmettere numerose malattie anche molto gravi.
Perciò vediamo cosa sono le zecche, come prevenire le zecche cani e come eliminarle.
Da buoni proprietari siamo tutti molto interessati al benessere psichico e fisico del nostro cane.
Una delle principali e più comuni fonti di fastidio sono le infestazioni da zecca. Queste hanno il vantaggio, però, di essere facilmente riconoscibili agli occhi del proprietario attento in quanto il cane non riesce a nascondere il disagio.
Con l’arrivo del caldo, si moltiplicano le passeggiate all’aria aperta, ma i nostri Pastori Svizzeri Bianchi non sono gli unici animali a godersi il calore della nuova stagione.
Tipici delle stagioni calde sono le zanzare (con il rischio di contrarre la Filariosi), i flebotomi (vettori della Leishmaniosi), la processionaria con tutte le problematiche ad essa collegate e l’arrivo di pulci e, appunto, zecche.
Le zecche, nella bella stagione, sono uno degli incubi dei proprietari di cani: sono davvero repellenti per molte persone, probabilmente per il loro aspetto ma anche perché sappiamo che alcune malattie trasmesse dalle zecche sono potenzialmente mortali se non riconosciute e dunque trattate per tempo.
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ToggleCosa sono le zecche
Le zecche sono ectoparassiti, cioè parassiti che stanno “fuori” dall’animale.
Sono aracnidi ematofagi , non specie-specifici: animaletti simili ai ragni che si nutrono del sangue dell’animale al quale si attaccano.
Le zecche sono dotate di un apparato buccale particolare, detto rostro, che permette loro di pungere la pelle dell’animale parassitato e agganciarvisi profondamente per succhiarne il sangue.
Al momento della puntura delle zecche cani viene secreta una sostanza lievemente anestetizzante ed appiccicosa che favorisce la presa ma che è anche carica di microrganismi pericolosi.
È attraverso questi microrganismi che le zecche trasmettono le malattie al cane.
A volte anche più di una contemporaneamente!
Solitamente questi agenti patogeni sono stati assunti dal parassita mordendo precedentemente un altro animale infetto.
Anche l’uomo può essere infettato attraverso questo processo (zoonosi).
Anche per questo motivo è importante riconoscere la presenza e i sintomi delle zecche cani e i rimedi per poter intervenire. Proprio come avviene per le pulci.
Esistono circa 800 specie di zecche, tutte ematofaghe, che hanno dimensioni che variano da 1 a 6 millimetri, a seconda dello stadio del loro sviluppo, suddiviso in tre fasi: larva, ninfa, adulto, oltre alle uova.
Oltre a provocare un fastidioso prurito e generare infezioni e irritazioni della pelle sono pericolose perché sono in grado di passare da una specie all’altra e perciò portatrici di numerose malattie trasmesse dalle zecche.
La maggioranza di queste sono molto pericolose per il cane e trasmissibili anche all’uomo.
Quando e dove si trovano prevalentemente le zecche
Le zecche sono diffuse praticamente in tutto il mondo.
Sono particolarmente attive durante la bella stagione, nel periodo tardo-primaverile ed estivo, quando abbandonano lo stato di letargo invernale e cercano un ospite per nutrirsi succhiandone il sangue.
In alcuni casi, tuttavia, all’aperto possono sopravvivere fino a temperature di 7-8°C.
Sono proprio le zecche “tardive”, che resistono alle temperature più rigide, le più pericolose per la trasmissione di malattie, perché hanno compiuto in stagione diversi pasti di sangue.
Possono inoltre essere presenti fino ai 2.000 m di quota.
Le zecche prediligono i luoghi umidi e riparati dal sole.
Gli animali prendono le zecche negli spazi aperti caratterizzati da molta vegetazione, erba, foglie accumulate, arbusti… perciò sdraiarsi su un prato, passeggiare in pineta, andare a camminare in montagna, espone sia i cani che le persone al rischio di essere morsi.
Le zecche non possono volare né saltare. Come abbiamo detto sopravvivono negli spazi aperti caratterizzati da molta vegetazione, erba, foglie accumulate, arbusti. Per questo motivo, quando un cane passa per una zona infestata dalle zecche, il parassita sale su di lui partendo dalle zampe, inizia ad arrampicarsi e percorre il corpo alla ricerca della zona adatta per iniziare a nutrirsi.
Una volta stabilitasi sul corpo del cane, la zecca ne perfora la pelle per iniziare a cibarsi, provocando una conseguente emorragia facile da identificare.
Mentre fa il pasto di sangue, la zecca introduce nell’organismo dell’animale parassitato anche la sua saliva composta da tossine e molecole con proprietà anticoagulanti, analgesiche e antinfiammatorie che indeboliscono il sistema immunitario dell’animale parassitato e possono provocare anche paralisi o intossicazioni.
Le zecche possono attaccarsi un po’ ovunque sui cani ma si attaccano preferibilmente dove il pelo è rado, quindi principalmente sulle orecchie, intorno agli occhi e alle labbra, ai lati del collo, tra le zampe e le dita dei piedi, a livello di inguine, addome, ascelle.
Al ritorno da ogni passeggiata nell’erba oppure al termine di una giornata trascorsa in giardino, è bene perciò controllare SCRUPOLOSAMENTE il pelo dei nostri Pastori Svizzeri Bianchi, prestando particolare attenzione proprio alle zone più facilmente attaccabili.
ATTENZIONE: spesso le zecche sono molto piccole, quindi difficilmente visibili, ma sono comunque in grado di attaccarsi al cane, di nutrirsi del suo sangue fino a riempirsi e, nel frattempo, infettarlo.
La buona notizia è che sul Pastore Svizzero Bianco le zecche si attaccano raramente (almeno per quanto riguarda la nostra esperienza), ma ciò NON deve farci abbassare la guardia.
Dobbiamo comunque essere molto attenti e, in caso, staccarle dal cane nel più breve tempo possibile e nel modo corretto.
Come riconoscere le zecche nel Pastore Svizzero Bianco
Con pazienza controlliamo da principio le zone in cui le zecche si fissano più comunemente, palpando la pelle in contropelo alla ricerca di parassiti dalla forma ovale/rotondeggiante, di dimensioni comprese fra i 3 mm e, a volte, persino 1,5 cm.
Solitamente si presentano come un bottoncino di colore scuro attaccato alla pelle del cane.
Le zecche si dividono in due grandi famiglie:
– Zecche dure (Ixodidae): si riconoscono perché sulla loro zona dorsale è possibile identificare una specie di scudo duro.
Nei maschi, questo scudo ricopre tutta la parte superiore del corpo, mentre nelle femmine copre solo la parte più vicina alla testa.
– Zecche molli (Argasidae): differiscono principalmente dalle zecche dure perché non hanno il guscio dorsale.
In questo tipo di zecche non è possibili distinguere il sesso a occhio nudo.
Tutte le specie di zecche attraversano gli stessi stadi evolutivi dopo essere uscite dall’uovo: larva, ninfa e adulta.
L’unica differenza fra un gruppo e l’altro è che la famiglie delle Argasidae può attraversare diversi stadi ninfali prima di raggiungere la fase adulta.
In tutti gli stadi, la zecca ha bisogno di cibarsi di sangue, per cui può trovarsi sul cane in ogni suo stadio di vita.
In generale, le larve e le ninfe si stabiliscono sul dorso dell’animale, mentre le adulte preferiscono le zone in cui la pelle è più sottile, dove quindi è più facile cibarsi, come il collo, le orecchie o fra le dita.
I sintomi della zecca nel cane
I sintomi della zecca nel cane più evidenti sono il prurito e la necessità del cane di grattarsi per cercare di eliminare i parassiti.
Una volta individuata la zecca, se guarderai bene troverai un piccola emorragia nel punto in cui il rostro ha perforato la pelle del tuo cane per iniziare il suo pasto di sangue. Questa piccola lesione potrà infettarsi o anche attirare insetti che provocheranno ulteriori problemi.
In caso di infestazioni massive possono provocare anemia.
Oltre a questi si possono avere anche sintomi più gravi che possono arrivare anche alla paralisi dell’animale.
Come rimuovere la zecca dal cane
Tutti conoscono le zecche, ma pochi sanno come rimuovere la zecca dal cane correttamente, senza aumentare i rischi per la salute del nostro amico a quattro zampe.
Al rientro da ogni passeggiata, quindi, dobbiamo controllare accuratamente il pelo del nostro Pastore Svizzero Bianco.
È importante non dimenticare che basta una sola zecca ed un’unica puntura per iniettare nel sangue del nostro cane gli agenti infettivi.
Ricordiamoci anche che alle zecche possono essere sufficienti pochi secondi per agganciarsi al pelo del cane e poi attaccarsi alla pelle e che, a seconda del tipo, la zecca può avere la pelle dura o molle.
Una volta individuata la zecca sulla cute del nostro cane possiamo
– se cammina e non si è ancora attaccata, prenderla abbastanza facilmente, anche se preferibilmente non a mani nude ma con guanti o pinzette.
– se si è già attaccata alla cute nel nostro cane, invece, dobbiamo immaginare la zecca come una vite da svitare.
Per rimuoverla bisogna quindi afferrarla delicatamente con una apposita pinzetta nel punto più vicino alla pelle, senza premere sulla zecca stessa né sul suo addome, e compiere un leggero movimento di rotazione.
Una volta che la zecca si è staccata dal nostro Pastore Svizzero Bianco dobbiamo controllare che sia tutta intera (compresa quindi la testa con il rostro) e che nella cute non ne sia rimasto l’apparato buccale che altrimenti potrebbe causare un’infezione.
Attenzione: usare prodotti come olio ed alcool per staccarle è rischioso
Molto spesso, chi individua tra il pelo del proprio cane una zecca ricorre all’utilizzo di sostanze tipo alcool, olio od acqua ossigenata per costringere la zecca a mollare la presa.
L’utilizzo di questi stratagemmi può però essere molto pericoloso per la salute. Si rischia, infatti, che la zecca rigurgiti, aumentando in questo modo il rischio di trasmissione di agenti patogeni.
Per lo stesso motivo NON dobbiamo schiacciare il corpo della zecca nel tentativo di staccarla.
Una volta staccata la zecca dal corpo del nostro cane, per liberarcene definitivamente NON dobbiamo gettarla a terra e schiacciarla (dobbiamo evitare che possa disperdere nell’ambiente eventuali uova), ma bruciarla oppure immergerla – questa volta sì – nell’alcool.
Infine dobbiamo disinfettare la cute nel punto in cui la zecca si era attaccata e controllare l’area nei giorni successivi per verificare che non siano presenti eventuali arrossamenti o gonfiori.
In caso di arrossamenti o gonfiori è il caso di rivolgersi al proprio Veterinario di fiducia per fare gli accertamenti del caso.
Può succedere che, nonostante tutte le nostre attenzioni, il rostro della zecca rimanga sotto pelle.
Come ce ne possiamo accorgere?
Osservando attentamente e toccando la cute del cane possiamo verificare che non sia rimasta nessuna parte della zecca sotto cute.
Se dovessero essere rimaste delle parti del parassita sotto pelle è bene fare una visita dal Veterinario al più presto per ridurre il più possibile il rischio di infezioni.
La prevenzione delle zecche nei cani
Ancora una volta, prevenire è meglio che curare. Per la prevenzione delle zecche nei cani l’utilizzo regolare di un antiparassitario specifico è l’arma più efficace per proteggerli.
Esistono in commercio diversi tipi di trattamento per la zecca per cani.
I negozi specializzati hanno a disposizione una vasta scelta di prodotti tra cui scegliere che differiscono tra loro per metodologia di applicazione ma anche per principio attivo utilizzato.
Per la scelta del prodotto più adatto alla prevenzione della zecca nel cane consiglio, di nuovo, una bella chiacchierata con il tuo Veterinario di fiducia, che conoscerà bene la vostra situazione familiare (avete solo un Pastore Svizzero Bianco? Ne avete più di uno? In casa sono presenti anche dei gatti? Attenzione ai gatti! Che tipi di contatto hanno i cani ed i gatti? Ci sono bambini in casa? Etc…)
Ricordiamoci sempre che le zecche possono essere veicolo di svariati agenti patogeni, a volte anche molto pericolosi.
Detto questo, per proteggere il nostro Pastore Svizzero Bianco dalle punture di zecca (e anche di pulce), è sempre consigliato eseguire trattamenti con prodotti anti-zecca per cani (di solito gli antiparassitari sono anti-zecca, anti-pulci, i più anche anti-flebotomi), circa un mese prima che cominci la stagione a rischio (tarda primavera-inizio estate).
Esistono in commercio svariati tipi di trattamenti, sotto diverse forme: Spot on (pipetta contenente un liquido), pastiglie, collari o spray e per ognuno di essi è indicata la quantità, in base al peso, e la frequenza di utilizzo.
In caso di spot-on, per mantenere il cane sempre protetto, il trattamento va ripetuto, seguendo ATTENTAMENTE le indicazioni sulla confezione del prodotto, fino ad autunno inoltrato.
I prodotti spot-on offrono una protezione di circa 3-4 settimane e l’unica precauzione da prendere è non fare il bagno al tuo Pastore Svizzero Bianco nelle 24 ore successive all’applicazione del prodotto scelto.
In caso di collari antiparassitari, invece, attenersi a quanto indicato sul foglietto illustrativo circa i tempi di repellenza relativi ai diversi parassiti.
In ogni caso, nei periodi in cui le infestazioni da parassiti sono più frequenti, oltre ad usare prodotti antiparassitari specifici è bene anche prestare attenzioni ai luoghi frequentati dal cane.
Ricordatevi perciò, dopo ogni passeggiata, in particolar modo in ambienti rurali o frequentati da altri animali, di controllare la cute del cane molto attentamente ed assicurarvi che non ci siano zecche attaccate.
Per quanto riguarda i rimedi naturali per la zecca nel cane, in tutta onestà, non me la sento affatto di affermare che nella stagione calda, “di punta” per quanto riguarda le infestazioni da parassiti, siano di una qualche utilità realistica.
Qual è il ciclo di vita della zecca
Il ciclo vitale di una zecca è composto di tre fasi, oltre allo stadio di
- uova,
- larva
- ninfa
- adulto
La durata di questo ciclo può variare da alcuni mesi a molti anni in base alla sua specie e alle condizioni ambientali.
L’evoluzione di ciascuno stadio vitale richiede che avvenga un pasto di sangue.
Alcune specie possono sopravvivere per anni senza nutrirsi.
Le uova
Le zecche femmine depongono le uova in aree nascoste con vegetazione folta e alta svariati centimetri. Quelle di alcune specie depongono circa 100 uova alla volta, altre da 3000 a 6000 per schiusa. Indipendentemente dalla specie, le uova di zecca schiudono in due settimane circa.
Le larve
Dopo la schiusa, le larve si spostano nell’erba e vanno alla ricerca del loro primo pasto di sangue. Se incontrano una persona, un cane o un altro animale, vi salgono in cerca di una zona cutanea in cui nutrirsi. Successivamente possono anche abbandonare l’ospite e tornare nell’ambiente.
Le ninfe
Dopo aver compiuto il loro primo pasto di sangue, le larve evolvono in ninfe e iniziano la ricerca di un altro ospite. Le ninfe sono di piccole dimensioni e spesso non vengono identificate, rendendo maggiore il rischio di trasmissione di malattie.
Gli adulti
Dopo aver compiuto il pasto di sangue, la ninfa matura e diviene un insetto adulto.
Le femmine adulte si nutrono sull’ospite per 8-12 giorni. In alcuni casi, durante i pasti aumentano fino a 100 volte il loro peso originale.
Sempre sull’ospite, la femmina si accoppia, poi cade a terra e depone le uova in un posto appartato, dando vita a un nuovo ciclo vitale.
Come si alimentano le zecche
Le zecche della famiglia Ixodidae si cibano in due fasi.
La prima dura una settimana e possono arrivare ad aumentare fino a 10 volte il loro peso.
La seconda occupa dalle 12 alle 24 ore. Questa seconda fase è più rapida e il parassita arriva ad aumentare di 50 volte il suo peso.
Al contrario, quelle della famiglia delle Argasidae, mangiano solo una volta, succhiando la quantità di sangue necessaria per moltiplicare il proprio peso fino a 4 volte.
Per questo motivo le zecche dure tendono a restare più tempo nello stesso corpo rispetto alle molli.
Quali sono le principali malattie trasmesse dalle zecche
Le zecche veicolano diverse malattie gravi, spesso con prognosi incerta, agli animali parassitati attraverso il loro morso.
Nell’atto della puntura, la zecca secerne una sostanza lievemente anestetizzante ed appiccicosa che favorisce la presa ma che è anche carica di microrganismi pericolosi e a volte infetti che trasmettono le malattie.
Come abbiamo detto: a volte anche più di una contemporaneamente!
Agiscono quindi come vettori, ovvero come parassiti capaci di ospitare altri agenti patogeni, che vengono poi trasmessi all’organismo infestato, causando malattie.
Se l’infestazione è molto grave, le zecche possono causare debolezza, anemia, perdita di peso progressiva e la morte per dissanguamento.
ATTENZIONE perché, per trasmettere una malattia potenzialmente mortale per il cane, basta anche UNA SOLA zecca.
La maggioranza delle malattie trasmesse dalle zecche sono molto pericolose per il cane e trasmissibili anche all’uomo.
È evidente quindi l’importanza primaria della prevenzione.
Ecco dunque un piccolo elenco delle principali malattie trasmesse dalle zecche:
Erchiliosi
Questa malattia, che può colpire anche l’uomo, si trasmette se la zecca resta attaccata per almeno 48 ore alla sua vittima.
I sintomi compaiono dopo 2/3 settimane e sono febbre alta e letargia, oltre che debolezza, dimagrimento, aumento dei linfonodi, può arrivare a colpire il sistema nervoso.
Rickettiosi
Si manifesta con febbre e sonnolenza.
I sintomi sono febbre e sonnolenza, perdita di appetito, tosse, zoppia, depressione, vomito e diarrea.
Se non trattata può causare sintomi più acuti e anche la morte.
Trasmissibile all’uomo.
Babesiosi o Piroplasmosi
Colpisce in particolar modo i cani, ma è molto pericolosa anche per i cavalli.
Provoca un’anemia graduale come sintomo principale, ma anche ittero e febbre, debolezza, perdita di peso, agitazione, anemia e milza ingrossata.
Possono verificarsi shock, coma o morte dopo meno di un giorno di letargia, soprattutto nei cuccioli di 4-12 settimane d’età.
Malattia di Lyme o Borreliosi
La più comune malattia trasmessa dalle zecche dei cervi, talmente piccole da essere difficili da individuare.
Causa principalmente un’infiammazione delle articolazioni con dolori articolari e zoppia, febbre, aumento di volume dei linfonodi, abbattimento e problemi renali.
Agli stadi più avanzati, colpisce anche i reni e il muscolo cardiaco si infetta. Questa condizione può portare alla morte del cane.
Trasmissibile all’uomo.
Epatozoonosi
Colpisce principalmente i cani giovani, anziani o con un sistema immunitario debole.
Provoca ipertermia, anemia, poliuria e causa problemi motori.
Trasmissibile all’uomo.
Paralisi da zecca
Questa condizione è causata dalle tossine che compongono la saliva della zecca.
I primi sintomi compaiono dopo due o tre giorni dalla puntura, a partire da una debolezza generale fino a degenerare nella paralisi completa se non viene curata in tempo.
Nella maggior parte dei casi, causa sintomi simili a quelli dell’influenza: dolori muscolari, stanchezza estrema e difficoltà a respirare.
Gli animali più colpiti dalla paralisi da puntura di zecca sono i cani, ma anche i gatti rischiano di soffrire di questo problema.
Abbiamo quindi fatto un breve excursus sulle zecche e sulle patologie che possono trasmettere ai nostri Pastori Svizzeri Bianchi.
Per qualsiasi dubbio, per la scelta del prodotto antiparassitario adatto al tuo cane, in caso di sintomatologie “strane” a seguito di puntura di zecca, rimane sempre basilare il consiglio di rivolgersi al tuo Veterinario di fiducia.