Il periodo di transizione è il terzo dei periodi sensibili del cucciolo di Pastore Svizzero. Si ha nella terza settimana di vita ed ha, come riferimenti temporali indicativi, all’inizio l’apertura degli occhi ed al termine l’acquisizione dell’udito.
Durante questa fase ha luogo un rapido sviluppo fisico e nervoso con la completa maturazione del sistema nervoso centrale.
Cosa succede nel periodo di transizione?
Il periodo di transizione è determinante perché, nello spazio di quei pochi giorni, si verificano avvenimenti importantissimi. Si ha lo sviluppo definitivo della corteccia cerebrale, grazie al fatto che i cuccioli iniziano a sviluppare i loro strumenti sensoriali, si ha l’apertura degli occhi e dei meati uditivi,
si sviluppa completamente la relazione tra mamma e piccoli, cambia il rapporto dei cuccioli con l’ambiente. I piccoli iniziano a rendersi conto che oltre a loro e ai fratelli c’è un mondo ed il contatto sociale diventa quindi un elemento motivante per il comportamento.
In questo periodo il comportamento eliminatorio (pipì e cacca) comincia a formarsi. Intorno alle tre settimane i cuccioli iniziano a defecare ed urinare senza che sia più necessario lo stimolo della madre.
Cosa fanno i cuccioli in questo periodo?
Verso la fine del periodo di transizione, intorno al 18° giorno, la relazione con la mamma diventa più complessa. Questa relazione non è più limitata alla suzione del latte e la madre inizia a fornire al cucciolo cibo predigerito e da lei rigurgitato.
Da questo comportamento nasce un modulo comportamentale che da istintivo si trasforma in sociale. I colpetti con il naso che i cuccioli danno agli angoli della bocca della mamma per stimolarne il rigurgito del cibo diventano, nel cane adulto, un rituale di saluto, di riverenza ed una dimostrazione d’affetto.
Verso il 20° giorno inizia l’eruzione dei dentini, si ha quindi lo svezzamento ed i piccoli iniziano a nutrirsi di cibo solido dalla ciotola. Contemporaneamente si iniziano a vedere i primi scodinzolamenti.
È nel periodo di transizione che avviene l’inizio del gioco. I cuccioli iniziano a giocare tra di loro. Attraverso il gioco apprendono i comportamenti che da adulti gli permetteranno di comunicare con gli altri cani e con l’uomo.
Sempre tramite il gioco imparano a riconoscere i propri simili, i ruoli sociali di dominanza e sottomissione e a formare il comportamento da adulti. È quindi fondamentale non separare la cucciolata in questo periodo. Si evitarà così il sorgere di complicazioni nell’apprendimento dei moduli comportamentali essenziali nella vita di relazione dei cuccioli prima e degli adulti poi.
Nel periodo di transizione i cuccioli non mostrano riflessi di paura verso ciò che di sconosciuto entra nella tana (ad esempio la nostra mano che si avvicina a loro in cassa parto) ma, al contrario, mostrano grande curiosità ed ispezionano con interesse questo nuovo oggetto ospite.
Nuove competenze sensoriali
Dunque abbiamo detto che questa è la fase dell’acquisizione degli ultimi elementi sensoriali.
Nel periodo di transizione le capacità dei piccoli aumentano anche sul piano motorio. I cuccioli riescono a sollevarsi sulle quattro zampe contemporaneamente, c’è un maggior controllo dell’apparato muscolare (non solo degli arti ma anche dei muscoli del muso e della coda), il sistema nervoso è in maturazione e permette ai cuccioli di avanzare in maniera curiosa, cadendo, rialzandosi e rotolando su di un fianco. Sono buffissimi in questa fase…
Grazie a questo aumento delle capacità motorie si ha l’evidenziarsi del comportamento esplorativo a stella. In questo modo i cuccioli si allontanano dalla madre per andare ad esplorare l’ambiente e tornano subito da lei. Prima ogni tentativo di allontanamento dalla madre era vissuto come una grande fonte di disagio esternata con agitazione e vocalizzi sia da parte della madre che dei cuccioli. Se questo allontanamento fosse perdurato avrebbe potuto portare a disturbi del sonno ed anche anoressia. Adess finalmente l’allontanamento non è più così stressante ed i piccoli iniziano ad avere un principio di senso di indipendenza.
È da tener ben presente che lo sviluppo di queste capacità sensoriali, indicativamente evidente nella terza settimana di vita ha, per quanto riguarda le tempistiche, differenze sia individuali che di razza.
La vista
Nel periodo di transizione si ha il primo grande evento nello sviluppo sensoriale dei cuccioli: la comparsa della vista.
Normalmente l’apertura degli occhi avviene attorno al 15mo giorno dalla nascita. Subito dopo l’apertura degli occhi i cuccioli ancora non vedono. Affinchè la retina diventi efficace devono passare alcuni giorni e devono attivarsi i “foto motori” (riflessi che consentono l’adattamento della pupilla a seconda della luce). L’attivazione dei foto motori avviene, più o meno, intorno ai 30 giorni.
In questo periodo è importante, per far in modo che si sviluppi una vista completa, fornire un ambiente assai stimolante: numerosi diversi oggetti da guardare, con molteplici forme, collocati in orizzontale e in verticale. Non è sufficiente la parte di sviluppo geneticamente programmata, ma è necessario stimolare al massimo le capacità visive del cucciolo.
Fino a qualche tempo fa si sentiva spesso dire che il cane vedesse in bianco e nero.
Adesso sappiamo che non è così.
La percezione dei colori canina è totalmente diversa dalla nostra e le sfumature di colore percepite dal cane sono molto meno numerose di quelle percepite dall’occhio umano. Nonostante ciò il cane è in grado di percepire diversi colori.
I colori tipo rosso, arancione, giallo e verde vengono percepiti come una scala di giallo.
I cani non riescono a distinguere i dettagli con una definizione elevata come la nostra. Sembra soprattutto che abbiano una cattiva definizione dei dettagli degli oggetti immobili.
Per quanto riguarda i dettagli in movimento invece, come moltissimi predatori, i cani riescono ad avere un’ottima definizione.
Per quel che riguarda la visione notturna c’è da dire che i cani solitamente vedono piuttosto bene la notte, anche se non quanto i felini. Il colore giallo-verdastro assunto la notte dagli occhi dei cani (a volte anche rossastro a seconda della conformazione dell’occhio) non è altro che il “tapetum” della retina. Quando c’è poca luce il tapetum si dilata molto assumendo queste colorazioni.
Prima del periodo di transizione i cuccioli sono in grado di orientarsi solo in modo tattile: è il tatto che gli permette di sapere dove sono e dove vanno. Questo sistema di orientamento costringe il cucciolo a mantenersi sempre vicino a quello che esplora, senza potersi allontanare e senza poter “anticipare” gli eventi.
Adesso, grazie allo sviluppo della vista, il cucciolo può iniziare a prevedere gli eventi. Ora riesce a studiare da lontano l’ambiente che lo circonda e diviene perciò in grado di modificare il comportamento secondo quello che percepisce dell’ambiente esterno.
In questa settimana cominciano quindi le prime esplorazioni, e i primi tentativi di lotta fra fratelli. Alla fine del periodo di transizione, anche i meati uditivi si aprono e i cuccioli cominciano ad udire.
L’udito
All’inizio del periodo di transizione l’orecchio interno ed esterno sono completamente sviluppati. Il condotto uditivo si è aperto, il timpano con tutte le altre parti funzionano, ma manca ancora il collegamento tra l’orecchio e la corteccia temporale. Questo collegamento si avrà intorno al 20° giorno.
Il cucciolo è ancora sordo ma si compiono quei progressi che gli consentiranno di sentire, fino ad arrivare al momento in cui sarà capace di percepire i suoni.
Un modo per rendersi conto se il cucciolo inizia a sentire i suoni è osservare se si verifica il “riflesso del sobbalzo”. Si appoggia il piccolo su di una superficie morbida, nella sua posizione naturale appoggiato sul ventre. Si tengono le mani a 5-10 cm sulla testa del cucciolo e si battono. Nei casi normali il cucciolo si solleva sulle zampe anteriori e si lascia ricadere. Questo comportamento indica che l’apparato uditivo è maturo e il cucciolo termina il periodo di transizione.
Il riflesso del sobbalzo è molto più sviluppato in cuccioli distaccati precocemente dalla madre che si alzeranno sugli anteriori di scatto e tremeranno…
Come quello visivo, anche l’isolamento sonoro è estremamente negativo. Il cucciolo cresciuto in isolamento sonoro si troverà, più tardi, inserito in un contesto ricchissimo di stimoli acustici. Si troverà impreparato a tutto ciò…
Nel periodo di transizione, grazie allo sviluppo della vista, comparirà la fase di attaccamento nei confronti della mamma e l’impregnazione.
L’attaccamento
Tra il 16 e il 21 giorno diventa funzionante il sistema dell’organo vomero-nasale di Jacobson. In questo momento, grazie a particolari ormoni, si sviluppa l’attaccamento affettivo dei cuccioli nei confronti della madre.
Secondo Bowlby “l’attaccamento esiste ed è un necessario, esiste in tutti gli uomini ed anche in tutti i mammiferi. In assenza della madre, oggetto primario di attaccamento, il bambino od il giovane mammifero sceglierà un altro oggetto di attaccamento: la possibilità di adozione in quasi la totalità delle specie superiori avvalora la necessità vitale di questo legame”.
Inoltre “i neonati di specie superiori, essendo incompetenti per lungo tempo dopo la nascita (sul piano motorio e sensoriale) potranno sopravvivere solamente sviluppando un meccanismo che permette loro di mantenere una vicinanza con un adulto protettore. E l’attaccamento riempie questo ruolo”.
Questo attaccamento ha luogo grazie all’apasina (DAP). L’apasina è il feromone di appagamento. Viene prodotta dalle ghiandole intermammarie ed è corresponsabile della dipendenza affettiva dei cuccioli nei confronti della mamma che diventa un punto di riferimento.
Da questo momento, grazie al fatto che i cuccioli possono addormentarsi addosso alla madre e anche gli uni sugli altri, l’attaccamento diventa reciproco e solo LA MAMMA sarà l’oggetto rassicurante che potrà calmare i piccoli e sarà il punto di riferimento sicuro attorno al quale si potrà sviluppare il comportamento esplorativo. Qualsiasi tentativo di impedire il contatto madre-cuccioli provocherà uno stato di disagio, che si esprimerà con agitazione ed emissione di vocalizzazioni sia da parte dell’una che degli altri.
Le finalità prime dell’attaccamento sono quindi la sopravvivenza e la protezione.
Il ritmo sonno-veglia
Nel periodo di transizione cambia anche il ritmo sonno-veglia del cucciolo. Queste trasformazioni nell’alternanza sonno-veglia permettono di cambiare il ritmo di vita dell’animale.
Nei periodi precedenti il sonno era l’occupazione principale del cucciolo, adesso viene ridotto al 50% del tempo.
I vocalizzi
In questa fase cominciano a strutturarsi le corde vocali grazie alle quali i cuccioli possono emettere i vocalizzi.
Alla nascita i gemiti dei cuccioli sembrano tutti uguali. A partire dalla 2° settimana di vita invece iniziano a differenziarsi secondo il messaggio che il cucciolo vuole inviare. Alcuni gemiti vengono usati per chiedere da mangiare, altri per manifestare disagio quando la mamma non c’è.
Compaiono quindi anche i primi latrati e ringhi che diventano una forma di comunicazione, quando questa avviene a distanza.
Anche per quel che riguarda la poppata si verificano dei cambiamenti importanti. La poppata non è più solo un riflesso labiale. Adesso la poppata è stimolata attraverso vocalizzi e posture particolari.
Ora il cucciolo si esprime con piccoli guaiti, emette segnali posturali associati ad una precisa mimica facciale. Inoltre quando la madre gli provoca il riflesso di urinare e defecare, il cucciolo si volta da solo sul fianco.
A 21 gg compare improvvisamente l’istinto dei cuccioli a seguire la madre per la 1°volta fuori dalla cuccia. Si ha quindi (quando è possibile per la presenza di un maschio in allevamento) il primo impatto “scioccante” con il “padre”. Il “padre” è esuberante e voglioso di prendere contatto con i cuccioli. Tutta questa esuberanza provoca la reazione dei cuccioli di gettarsi subito sul dorso, strillando fortemente.
Questo comportamento innato dei piccoli funge immediatamente da stimolo inibitorio per il maschio. Contemporaneamente fa sì che i cuccioli imparino che la tana (cuccia) è un luogo sicuro mentre il “mondo esterno” può riservare delle esperienze negative.
Riepilogando, quindi, è molto IMPORTANTE in questo periodo arricchire l’ambiente con molti stimoli visivi ed uditivi.
La pratica di segregare la madre in una zona priva di stimoli e troppo tranquilla è da evitare nella maniera più assoluta, visto che può portare a situazioni di deprivazione sensoriale.
Alla fine del periodo di transizione, il cucciolo ha acquisito le competenze sensoriali e motorie che gli permettono di assumere i complessi comportamenti che implica il branco.
Periodo prenatale: dai 38-45 giorni di gestazione fino alla nascita
Periodo di socializzazione: dalla terza/quarta alla dodicesima/sedicesima settimana di vita