In questo articolo viene spiegato, a grandi linee, eludendo molte problematiche, come funziona una cucciolata di Pastore Svizzero Bianco.
Solitamente, nei siti di allevamenti, articoli del genere vengono pubblicati per “giustificare” le richieste fatte dagli Allevatori.
Nel mio caso l’intento è diverso. A differenza della maggior parte degli allevatori, di cui già so che mi attirerò le antipatie, io NON sono dell’idea che le cucciolate debbano esser fatte solo in allevamento.
Tutti abbiamo iniziato con le nostre prime cucciolate, non vedo perchè adesso non debbano poter iniziare anche altri. MA…!!!!
LE CUCCIOLATE VANNO FATTE, SEMPRE, CON TUTTI I CRISMI!!!
Di allevatori o di privati che siano. Questo vuol essere, appunto, una sorta di vademecum.
Nel caso in cui aveste la voglia di far fare una cucciolata alla vostra cagnina, il mio consiglio è ASSOLUTAMENTE di decidere insieme al vostro Allevatore il maschio adatto e poi OBBLIGATORIAMENTE far le cose come si deve: c’è in gioco la vita di esseri viventi. Non dimenticatelo MAI!
Una cucciolata, OGNI cucciolata, TUTTE INDISTINTAMENTE, sono un’esperienza BELLISSIMA.
È chiaro che a volte le cose non vanno perfettamente lisce, ma… la vita è così
Buona lettura
Purtroppo, una delle prime cose che un allevatore si sente chiedere è il costo del cucciolo.
Per noi, in verità, non è una delle prime domande. Tutt’altro!
Forse saremo molto fortunati in questo, ma solitamente quella è l’ultima cosa che ci viene chiesta.
Solo dopo che ci è stato domandato di poter conoscere i nostri Pastori Svizzeri Bianchi, quali sono i dati sanitari dei nostri cani… dopo le domande sulla futura gestione del cucciolo a casa, su come consigliamo di alimentarlo, se fargli seguire o meno qualche lezione di educazione di base… dopo che ci viene spiegato come, dove e con chi vivrà il Nostro Cucciolino una volta affidato a loro… e dopo una bella chiacchierata qualcuno si ricorda di parlare anche di quello
Molte nuove famiglie che intendono prendere un nostro cucciolo di Pastore Svizzero Bianco, a volte per ingenuità altre per mancanza di adeguate informazioni, si sono già trovate a portare a casa dei cuccioli con evidenti (spesso) o probabili (alcuni possono manifestarsi anche in età adulta) problemi di salute, a volte gravissimi, a volte addirittura mortali, a causa della dubbia provenienza del cucciolo o di una errata gestione allevatoriale.
È per questo che vorremmo chiarire l’enorme differenza che esiste tra un Allevatore vero e moltissime altre realtà che si spacciano per tali, ma poi… purtroppo…
Allevatore versus… altro
– l’Allevatore innanzitutto è “specialista”, ama e conosce molto bene la razza che alleva. Spesso alleva solo quella o comunque un numero molto molto esiguo di razze differenti (massimo due, direi ), non saltando da una razza all’altra a seconda della moda del momento (particolare decisamente non trascurabile quando si tratta di capire se si è di fronte ad un Allevatore o ad un “cagnaro”).
– l’Allevatore segue e cura un numero giusto di cani e, soprattutto, cucciolate e cuccioli (noi non facciamo più di due cucciolate all’anno e le nostre femmine non fanno MAI più di due, massimo tre, cucciolate) con conseguente qualità di vita e garanzia di salute degli stessi.
– l’Allevatore avendo seguito i piccoli sin dalla nascita conosce bene tutte le esperienze fatte dai cuccioli e le eventuali problematiche che hanno affrontato in fase di crescita.
– l’Allevatore affronta le fasi di crescita dei cucciolini (incluso l’aspetto psicologico che ha un’importanza ENORME) con la sua PRESENZA COSTANTE, in modo diretto ed agisce tempestivamente per correggere o risolvere eventuali problemi. I cuccioli ri-venduti (perché a 30-35 giorni hanno già fato due passaggi di mano ) in negozi o fiere, invece
– spessissimo hanno provenienza clandestina da paesi dell’est europeo, nonostante le rassicurazioni contrarie ricevute dai venditori che, ovviamente, di certo non vi vengono a dire che il cucciolo che vi piace tanto ma proprio tanto è nato in un “cucciolificio”.
– fanno viaggi al limite della resistenza (parecchi muoiono), in condizioni proibitive (proprio per arrivare dal “cucciolificio” al tizio che lo rivenderà alla sfortunata famiglia di turno).
– sono strappati dalle madri in età precocissima (subito dopo lo svezzamento, mai dopo i 30 giorni) e sono imbottiti di sostanze che ne accelerano la crescita e di immunoglobuline per farli sembrare in salute fino al momento dell’acquisto….. e anche su questo stenderei un immenso velo pietoso.
– non hanno pedigree o ne hanno di falsi e dunque non è possibile risalire ai genitori e ai parenti più indietro. Di conseguenza non è possibile conoscere i risultati di nessun controllo per malattie genetiche fortemente invalidanti (che, ovviamente, non saranno nemmeno mai stati eseguiti).
Che cosa comporta seguire una cucciolata di Pastore Svizzero Bianco
Come sappiamo un cane di razza, di allevamento, comporta una spesa che varia dai 1000 ai 1500 euro e oltre, sempre se non parliamo di cani particolari, campioni e riproduttori: in questo caso i prezzi possono salire alle stelle (anche 25.000 euro, per dire…).
Quando si parla di cuccioli di qualità, queste cifre non fanno inorridire nessuno (anzi, mille euro sono una cifra piuttosto modesta).
Gli animalisti (spesso acerrimi nemici degli allevatori seri, che invece sarebbero la prima e più efficace risposta al problema del randagismo) tendono a far pensare che si tratti di “lucro sulla vita di poveri animali innocenti”.
Al contrario: lo scopo dell’Allevamento è proprio quello di cercare, CON TUTTI I MEZZI POSSIBILI, di mettere al mondo CANI che siano SANI, EQUILIBRATI e, perché no, BELLI
D’altro canto, giustamente, la gente “normale”, non può sapere che cosa effettivamente c’è “dietro” la nascita e lo sviluppo di un cucciolo con determinate caratteristiche, né quali siano gli impegni reali che un allevatore deve affrontare.
Qui sotto abbiamo provato a fare un primo elenco di questi fattori in modo da potervi fare un’idea di come lavora un “vero” Allevatore (i “produttori di cani”, detti anche “cagnari”, appartengono a una categoria diversa).
Secondo noi questo è l’UNICO modo di fare le cose: BENE E SENZA COMPROMESSI di sorta.
L’impegno dell’Allevatore
Partiamo dall’acquisto della femmina e dal suo mantenimento fino ad almeno due anni di età.
Un buon riproduttore costa tra i 1500 e i 2000 euro (avrà una “certa” genealogia alle spalle, oltre a relativi dati sanitari suoi, dei suoi genitori, nonni e collaterali, in ordine) a seconda dell’allevamento da cui proviene.
Oltre a questo non si può confezionare su misura il nostro riproduttore; magari abbiamo aspettato molto tempo per trovare proprio la femmina che cercavamo.
Siamo andati a cercarla spesso molto lontano da casa, facendo anche, sovente, viaggi a vuoto.
Oltre a ciò un cucciolo, una volta adulto, potrebbe avere dei problemi di riproduzione e quindi non essere adatto allo scopo per il quale lo abbiamo preso. Ma comunque rimarrà con noi a vita.
La Nostra meravigliosa futura mamma sarà alimentata sempre con OTTIMO mangime, che per un lungo periodo sarà specifico puppy.
Aggiunta di cicli di condroprotettori (ovviamente i più costosi che però, al di là delle battute, sono i più efficaci e… vogliamo dare qualcosa di meno che ottimo alla Nostra Cagnolina? Certo che no!!!).
Cure veterinarie e visite… analisi delle feci per i primi 12 mesi, doppi richiami vaccinali per il primo e secondo anno, trattamenti di profilassi per la Filaria, trattamenti antiparassitari, trattamenti repellenti per i flebotomi……..
Visita, analisi ed ecografia in caso di cistiti o complicazioni varie.
Radiografia preventiva di anche e gomiti.
Radiografia ufficiale di anche e gomiti una volta compiuto l’anno di età.
….tralasciamo le spese di benzina, autostrada e TEMPO per recarsi dal veterinario ed effettuare gli esami.
A tutto ciò aggiungiamo imprevisti supplementari, quindi eventuali altre visite, radiografie, integratori, medicinali, sverminazioni, antibiotici vari, materiali di farmacia, ecc..
Bene, adesso che finalmente potrebbe essere giunto il momento di far accoppiare la Nostra cagnina lei, ovviamente, andrà in calore tre-quattro mesi dopo il periodo che avevamo “programmato”
Finalmente arriva il calore.
Al 7° giorno facciamo il prelievo del sangue per vederne il tasso di progesterone e contemporaneamente un tampone vaginale per fare lo striscio e valutare con le analisi incrociate l’esattezza del giorno dell’ovulazione e che tutto sia in ordine.
Prelievo da ripetersi ALMENO due volte (perché non possiamo sapere quando ovulerà, a volte bastano due prelievi, a volte 4 o 5). Finalmente la Nostra principessa è pronta per accoppiarsi, non abbiamo il maschio a disposizione quindi dobbiamo fare una monta esterna (facendo una corretta selezione non è affatto detto che il maschio che abbiamo a casa sia “adatto” a questa femmina. Poi c’è chi invece, casualmente, ha SEMPRE in casa il maschio “perfetto”. Buon per loro, perché io, invece, per ogni femmina trovo il maschio perfetto chissà dove… e di solito è in capo al mondo ).
Quindi monta esterna, con tutti gli impegni relativi alla monta con il Super maschio (perché per noi non può essere meno che un Super cane, altrimenti non se ne fa di niente e aspettiamo il prossimo calore sperando di trovare qualcuno che ci convinca al 1.000%).
Monta con il Super maschio in questione: benzina, autostrada, tempo (spesso 1200-1500 km…), soggiorno all’estero, notti in albergo, pasti fuori… e la monta! A casa nel frattempo sono rimasti ad attenderci gli altri Nostri Pastori Svizzeri Bianchi!
Abbiamo bisogno di qualcuno che si occupi di loro per quei 3-4 giorni.
Questo qualcuno DEVE essere una persona di cui ci fidiamo CIECAMENTE (e non è affatto facile trovare qualcuno così).
Qualcuno che siamo certi che farà uscire i nostri cani per il tempo necessario, controllerà che tutto proceda per il meglio (una responsabilità ed un impegno immensi, me ne rendo conto), passerà MOLTO tempo con loro…
E una persona di tanto valore, DOBBIAMO e VOGLIAMO gratificarla come si deve.
Tornando alla nostra famosa monta… Per vari motivi, può essere necessario ricorrere all’inseminazione artificiale e quindi ricorrere al veterinario etc etc.
Adesso abbiamo fatto la prima monta, ma ne dobbiamo fare 2 per avere maggiori probabilità di riuscita, quindi dopo 48 ore si ripete.
Che facciamo? Torniamo a casa e ripartiamo dopo 2 giorni (improponibile quando ci troviamo a certe distanze da casa) oppure prendiamo una stanza d’albergo e aspettiamo 48 ore?
Vada per la seconda! Pernottamento in hotel con relativi pasti . Anche nei cani, come in altre specie, esiste l’Herpes vaginale.
L’Herpes è un virus mortale per i cuccioli… onde evitare di rischiare che muoia un’intera cucciolata si fa il vaccino alla Nostra femmina.
Per lo meno, NOI lo facciamo… Non potrei mai perdonarmi di perdere anche “solo” un cucciolo per una mia superficialità…
Il vaccino per l’Herpes virus deve essere ripetuto due volte.
Si torna a casa…
Aspettiamo circa un mese e…
Sarà rimasta incinta la Nostra cagnina?
Al 25° giorno, puntuale come un orologio, sono in ambulatorio dalla mia veterinaria per l’ecografia! DEVO sapere se ci sono i tanto desiderati cucciolini! A gravidanza confermata, l’attesa è una preparazione frenetica.
Prepariamo la cassa parto ed il posto idoneo per la nascita dei Nostri cuccioli di Pastore Svizzero Bianco.
La cassa parto, dato che abbiamo dei Pastori Svizzeri Bianchi deve essere AMPIA.
Occorrono quindi: cassa parto, filo della corrente, portalampada in ceramica (per resistere alle alte temperature) e lampadina da 150 w che emana calore…
Ma i cuccioli si scaldano prevalentemente per contatto: DOBBIAMO avere le pedane riscaldanti, che magari non accenderemo nemmeno mai, perché presumibilmente i cucciolini staranno bene già così, ma in ogni caso devono essere pronte e collegate per ogni eventualità. Al compimento del primo mese di gravidanza dobbiamo iniziare ad alimentare la Nostra femmina con un mangime di ALTISSIMO livello: dopo i primi 30-35 giorni la futura mammina ha bisogno di una alimentazione davvero ottima e potente sia per sé che per i cucciolini che porta in grembo.
Solitamente un sacco di mangime da 15 kg basta giusto giusto per un mese… ma per le femmine in gravidanza la dose aumenta e andiamo a 2 sacchi e mezzo; dato che per altri 2 mesi allatterà e i cuccioli inizieranno lo svezzamento compriamo un totale di 6 sacchi di mangime di altissimo livello. Verso il 50°-53° giorno si torna dal veterinario a fare una lastra per contare quante testine e quante spine dorsali ci sono. In media se ne contano otto.
È importante sapere che NON si tratta di soddisfare la curiosità di chi aspetta da due mesi, ma È FONDAMENTALE per sapere, con la maggiore precisione possibile, quanti cuccioli devono nascere (l’ecografia ovviamente ci darebbe solo un’indicazione di massima, abbastanza precisa se l’ecografista è in gamba, ma non certa).
Questo è FONDAMENTALE per il parto ed il post-parto.
Se dalla lastra risulterà un numero di cuccioli superiore a quelli usciti naturalmente al momento del parto, bisognerà IMMEDIATAMENTE avvisare il veterinario. Torniamo a casa e spostiamo la Nostra femmina nel nuovo ricovero preparato per la dolce attesa.
Da oggi in poi inizierò a dormire con lei, nella Sua stanza.
Il parto è programmato per una settimanetta dopo, ma Lei deve sentire quella nuova stanza come sua e quindi giochiamo un po’ d’anticipo.
Del resto è lì che dovrà far nascere tutti i cucciolini e… a me piace tenere le mie femmine nella bambagia, ben coccolate, secondo qualcuno (a caso), anche troppo, ma va bene così .
Iniziamo così ad abituarla anche alla presenza sulla sua testa della luce riscaldante che rimarrà accesa per almeno 50 giorni e 50 notti.
Nel frattempo è arrivato il momento di fare il richiamo del vaccino per l’Herpes virus.
Il parto
Arriva il momento del parto e, se va tutto bene ed i cuccioli nascono in casa, avremo la prima visita del veterinario rigorosamente a casa (gli ambulatori veterinari sono un ricettacolo di agenti patogeni in cui io non porto i cuccioli e, se non è strettamente necessario, nemmeno la mamma).
Il veterinario verrà a casa almeno tre volte: appena dopo il parto per visitare mamma e piccini, per la prima e per la seconda vaccinazione. E… si spera non debba tornare delle volte in più . Se la cucciolata nasce d’estate basta cosi, se è inverno abbiamo bisogno di una stufa a gas per scaldare l’ambiente i cui vivranno mamma e cucciolini.
La stufa deve mantenere una temperatura costante di circa 25-30° e, nel caso, la bombola è sufficiente per circa 5 giorni; i cuccioli rimangono a casa fino ad almeno 60 giorni; ma non sempre fa così freddo e ci saranno comunque dei periodi molto lunghi in cui i cuccioli staranno fuori e la stufa sarà quindi spenta. La Nostra cagnolina (perché in questo momento diventano tutte talmente tanto dolci e tenere e si affidano in un modo tanto speciale che… sono le nostre Piccoline) partorisce.
Normalmente, grazie al cielo; ma perde un cucciolo come in media succede ad ogni cucciolata.
Ne rimangono 7.
La media ci dice che nascono più femmine che maschi: sono 4 femmine e 3 maschi. Fin qui è andato tutto bene, ma se al momento del parto la cagnina partorisce il primo cucciolo e poi il parto si blocca…
Può succedere, ad esempio, che cuccioli morti in utero non si siano girati nella posizione pro-parto e che la mamma non riesca ad espellerli.
Un cucciolo morto non partorito porta in breve ad infezioni anche fatali, con conseguente rischio di morte anche di tutti gli altri e della madre stessa.
Aspettiamo le 4-5 ore dalla nascita dell’ultimo cucciolo e chiamiamo il veterinario che prepari la sala operatoria per il cesareo.
L’intervento riesce. Salviamo i 6 cuccioli bloccati dentro.
Grazie al Cielo.
Poteva andar peggio. Torniamo a casa felici, ma la Nostra femmina che ha partorito con cesareo non riconosce subito i suoi cuccioli quindi spesso li allontana o li guarda con stupore. Dobbiamo passare qualche giorno con lei 24/24 h per mettere i cuccioli al capezzolo.
Inoltre… quando la mamma partorisce, l’ossitocina naturale del parto fa uscire molto latte dalle mammelle, ma la nostra non ha latte.
Disastro. Dobbiamo allattarli noi.
Inizia la nostra più bella esperienza e li allattiamo tutti con amore e dedizione.
Ogni 3 ore.
Per fortuna sono solo 7, fossero 10 o più dovremmo fare due turni.
Il “due turni” comporta che, quando il primo gruppo di cucciolini ha finito di mangiare e dorme, allattiamo il secondo gruppo.
Quando il secondo gruppo di cucciolini ha finito di mangiare e dorme, inizia a risvegliarsi il primo gruppo, che ha bisogno di mangiare e piange…
e così via, per diversi giorni…
I piccoli mangiano dalla bottigliettina, crescono, sono belli panciuti e va tutto bene, ma…
Le bottigliettine per allattare che forniscono i negozi non hanno la valvola di sicurezza e quindi un cucciolo vorace e goffo ha ingurgitato latte; qualche goccia è finita nei suoi polmoncini senza che ce ne accorgessimo: si sta sviluppando una polmonite ab ingestis ed il cucciolo dopo 48 ore muore.
Piangiamo e ci disperiamo, ma almeno abbiamo fatto davvero il possibile e gli altri 6 crescono e stanno bene. I cuccioli crescono, hanno 18 giorni e la cacchina non ci piace.
Visita del veterinario che diagnostica la coccidiosi.
Trattamento per la coccidiosi a tutti i 6 cuccioli.
La coccidiosi si toglie e dopo 5-6 giorni la cacca non ci piace.
Ri-visita del veterinario: hanno i trichiuridi.
Trattamento per i trichiuridi. Continua la crescita: dopo 50 giorni dalla nascita, analisi delle feci prima di improntare il piano vaccinale.
Hanno di nuovo i trichiuridi (il che è assolutamente normale).
Altra sverminazione.
Arriva il momento dello svezzamento e probabilmente avremo bisogno del Galastop per aiutare la mamma a smettere di produrre latte.
Dopo due mesi dalla nascita…
Adesso, se abbiamo la coda alla porta di persone in attesa dovremo mantenere i cuccioli solo per due mesi (se li consegnassimo prima NON saremmo Allevatori seri, ma altro meglio definito più sopra).
E se non abbiamo la coda alla porta?
Bene, allora può succedere che uno o più cuccioli restino in allevamento fino a quattro, cinque mesi… o magari per tutta la vita, perché non sta scritto da nessuna parte che si trovi qualcuno disposto ad adottare un cane già grandicello.
E non sta scritto da nessuna parte nemmeno che, dopo aver tenuto un cucciolo fino a quattro-cinque mesi, dopo che questo piccolino ha imparato le regole della famiglia e del branco, io riesca a darlo a qualcuno che me lo venga a chiedere. Ergo… traete le vostre conclusioni Finalmente, quindi, primo vaccino cuccioli.
Dopo circa 20 giorni, richiamo del primo vaccino. Ma non finisce qui!!!
Abbiamo la parte burocratica. Noiosissima ma doverosa.
Dobbiamo presentare all’Enci prima il modello A (tempo, benzina, etc etc)
e più tardi il modello B (tempo, benzina, etc etc). Ahh…. è estate?
Benissimo! Non avremo bisogno della stufa!! Ottimo!!!
…Ci saranno pulci e zecche. Antiparassitario per tutti, mamma e altri cani dell’allevamento compresi. Oltre a ciò, per nostra immensa fortuna, siamo alla terza generazione del nostro allevamento.
Quando ci venite a trovare potere vedere: la nonna, la mamma, la zia, lo zio, l’amica… del Vostro cucciolino.
Anche tutto questo gruppo, con cui i cuccioli giocano e imparano, fa parte del suo bagaglio psicologico e lo aiuta moltissimo, nel suo sviluppo presente ma anche per il modo con cui affrontarà le esperienze future.
quasi in conclusione…
Questo è quanto succede se tutto va, più o meno, come dovrebbe.
Però possono andare storte moltissime cose oltre a quelle che di cui abbiamo già parlato.
Per esempio ad uno dei cuccioli maschi potrebbe non scendere un testicolo. Verrà ceduto in cambio delle sole spese sostenute, ma il dramma è che adesso sappiamo di avere almeno un riproduttore che porta criptorchidismo: cercheremo di stabilire se si tratta del padre o della madre.
Se si tratta del padre sapremo che non potremo più accoppiare la nostra linea di sangue con la sua (con annessi e connessi).
Se si tratta della madre dovremo toglierla dalla riproduzione. Ma OVVIAMENTE la terremo a casa con noi: è la Nostra cagnolina, le vogliamo bene e passerà il resto della sua vita a giocare, dormire, amarci e… Oppure un cucciolo ha “qualcosa” che non ci convince.
E NON POSSIAMO venderlo, con che coscienza potremmo farlo?
E rimane a casa. Ma DOBBIAMO capire che cos’ha che non quadra e… veterinari, visite, esami… chissà quando arriveremo al bandolo della matassa… Esempio terribile: i cuccioli muoiono tutti.
Può succedere.
Basta un’infezione virale contro cui è quasi impossibile difendersi….
E della nostra formazione non ne parliamo? Si diventa allevatori anche e soprattutto con un continuo studio e aggiornamento su genetica, biologia, etologia, riviste specializzate, corsi specifici… e tempo, tanto tempo speso per studiare tutte le documentazioni.
Questo solo per darvi un’idea generale di cosa voglia dire seguire un Allevamento di cani
Senza contare che è un lavoro che ci occupa 24 ore al giorno, se vogliamo garantire il benessere psico-fisico dei vostri cuccioli.
Di sicuro avrò dimenticato qualche particolare, me ne scuso.
A questo punto, dopo che stoicamente vi siete letti tutto ‘sto tormentone vi svelo un segreto: indipendentemente da quello che è il costo di un cucciolo, il prezzo di vendita lo fa il mercato!
Da una parte, giustamente, perché non si può chiedere a tutti di farsi carico delle sfortune, se ne abbiamo avute, dell’Allevatore.
Dall’altra ingiustamente perché chi fa le cose A REGOLA D’ARTE, sul mercato poi si confronterà con quelli che non si fanno scrupoli e se ne fregano delle attenzioni sopra descritte.
Quelli che non si preoccupano dei test sanitari o dell’equilibrio caratteriale delle loro femmine.
Quelli che non si preoccupano dell’equilibrio caratteriale nemmeno dei maschi che “usano” per la riproduzione (ci sono tantissimi maschi pluri-premiati in giro, ma che dal punto di vista caratteriale sarebbero da evitare come la peste).
Quelli che risparmiano su tutto.
Quelli che dedicano ai cuccioli il tempo rimanente dopo gli impegni lavorativi, familiari etc.
Quelli che fanno accoppiare le loro femmine un numero indefinito di volte e senza aspettare il minimo sindacale di tempo tra una gravidanza e l’altra…
Quelli che non controllano se i genitori hanno problemi di salute ereditari.
Quelli che non controllano lo stato di salute della cagna gravida (tanto se partorisce cuccioli è tutto guadagnato, altrimenti non hanno perso niente).
Sulla pelle dei cani, purtroppo.
Quelli che vendono il cane”di razza” e ci guadagnano non sono gli Allevatori, che sono attenti alla selezione, fanno mille accertamenti, controlli ed hanno mille attenzioni e che se per caso avanzasse qualcosa, lo reinvestiranno in monte ancora più speciali, in altre attrezzature per lo spazio cuccioli, in altri ulteriori corsi di formazione etc…
Quella che sta vivendo l’intera cinofilia italiana credo che sia una profonda crisi di valori.
Un bel contributo a questo è dato anche da internet che, se saputa usare, è una discreta fonte di informazioni ed un’ottima vetrina ma che ha anche imbastardito il settore (ogni settore, in realtà), al punto che chi non riesce a fare una sana scrematura di inserzioni varie, cade facilmente nelle trappole di cuccioli”puri” ma senza documenti che lo attestino, senza il benché minimo trattamento vaccinale, senza nessun tipo di socializzazione… Quei cuccioli avranno mai visto un veterinario?
In che condizioni igieniche saranno cresciuti?
Avranno mangiato mangimi di ottima qualità o papponi di pasta?
Saranno stati almeno 60 giorni con la madre?
Saranno stati sverminati?
E i vaccini, li avranno fatti? Così spesso la famiglia si troverà a veder soffrire il proprio cucciolino, principalmente, e a spendere in cure veterinarie cifre più alte di quelle che si affronterebbero per prendere un cucciolo sano, equilibrato caratterialmente ed esteticamente, selezionato, ben socializzato, assistito nel tempo costantemente e su ogni fronte.
L’ idea del risparmio nell’acquisto di un cane di razza pura è totalmente incosciente!!!
Ma nonostante le difficoltà che ci sono, a volte, come in ogni cosa della vita, la nostra è una vita bellissima!
I SOGNI NON COSTANO NIENTE, MA PER AVVERARSI HANNO BISOGNO DI TANTI, MERAVIGLIOSI SACRIFICI