BAER Test: cos'è, come funziona, se e quando è necessario farlo
Comprendere il BAER Test: Cos'è e Come Funziona
Il B.A.E.R. test, test audiometrico B.A.E.R (Brainstem Auditory Evoked Response), è un test dell’udito neonatale.
Si tratta di un esame elettromiografico usato quindi principalmente per lo studio delle malattie dei nervi periferici (e dei muscoli) ed è necessario per accertare se il cane sia affetto da sordità, più o meno grave.
Per quanto riguarda il nostro Pastore Svizzero Bianco è importante far riferimento a quanto spiegato nell’articolo relativo alla sordità legata al mantello bianco (tenendo sempre ben presente che, geneticamente parlando, il Pastore Svizzero Bianco NON è bianco, bensì fulvo)
Purtroppo, è una cosa che può succedere. Cerchiano di capire quando è necessario eseguire il B.A.E.R.test.
Ha senso fare il B.A.E.R. test a tutti Pastori Svizzeri?
Innanzitutto partiamo dal presupposto che la sordità congenita da manto bianco riguarda il manto geneticamente e letteralmente bianco.
Il Pastore Svizzero Bianco non è geneticamente bianco (come ad es. il dogo argentino), ma è fulvo. In questo articolo trovi più informazioni relative all’importanza di questo determinante particolare.
Possono esserci dei Pastori Svizzeri sordi, ma ciò non è certo una cosa diffusa e ricorrente nella razza, come si evince dai dati riportati nelle tabelle seguenti, né è dovuta al colore del mantello.
Ricerche inerenti la sordità congenita dei cani, hanno portato a stilare una “classifica” delle razze interessate da questa patologia.
Andando nello specifico di ogni razza, è stata valutata l’incidenza che questa patologia
ereditaria ha sulla progenie http://www.lsu.edu/deafness/incidenc.htm.
Quando e come si effettua il B.A.E.R test nel cane
Come detto il B.A.E.R. test è uno screening auditivo, neonatale, che viene eseguito per verificare la presenza di sordità congenita in un cane (o gatto).
La sordità congenita è legata al colore del mantello (gene Piebald) e al gene che determina il colore “Merle” (ad esempio nel Border Collie e nellʼAustralian Shepperd); è una patologia ereditaria, può colpire uno od entrambe le orecchie e colpisce il padiglione auricolare impedendo al segnale sonoro di arrivare al cervello.
Molto importante da sapere è che questa malattia non evolve gradualmente: o c’è o non c’è (non si verifica quindi una perdita dell’udito graduale). Perciò se alla verifica del “riflesso di sobbalzo”, intorno ai 20 giorni, il cucciolo sente i rumori (indicando che l’apparato uditivo è maturo), significa che SENTE!
Il test di risposta uditiva evocata del tronco cerebrale, che è finalizzato a valutare l’integrità funzionale delle vie nervose dell’orecchio, viene effettuato in casi specifici (quando ad esempio si riscontrano disturbi dell’equilibrio) e si effettua su cuccioli di circa 60 giorni, in leggera sedazione.
Durante l’esame l’animale deve restare il più possibile immobile (per questo motivo è necessaria la sedazione), poiché ogni contrazione muscolare interferisce notevolmente con la registrazione dei potenziali uditivi.
Il B.A.E.R. test viene effettuato in una stanza il più possibile insonorizzata ed in penombra.
Si stimola l’orecchio con uno stimolo acustico o uno stimolo osseo che arrivano al cervello e contemporaneamente si registrano e misurano i cambiamenti nell’attività elettrica cerebrale evocati da ogni stimolo (potenziali acustici).
Si testa ciascun orecchio separatamente, mascherando l’orecchio controlaterale con un “rumore bianco”. La stimolazione acustica si effettua impiegando un suono secco (click), mentre la stimolazione ossea si ottiene esercitando uno stimolo vibratorio direttamente sul cranio, attraverso un vibratore osseo. Questo stimolo vibratorio viene trasmesso dall’osso (non dall’aria) e attiva quindi direttamente la coclea e/o gli ossicini, bypassando l’orecchio esterno e forse anche l’orecchio medio.
Si ottengono così dei tracciati che possono evidenziare se l’orecchio è sano (grafico con, normalmente, almeno 5 picchi) o non udente (grafico piatto).
I grafici possono differire per forma, ampiezza ed altezza dei picchi, ma questo aspetto non è rilevante, interessa soprattutto sapere se c’è o non c’è rispondenza.
Questo tipo di test permette quindi di differenziare la sordità da alterata conduzione del suono dalla sordità neurosensoriale.
Prima dell’esame è necessario rimuovere il cerume e la sporcizia eventualmente presenti nel condotto auditivo dell’animale preso in esame.