salute Pastore Svizzero Bianco: panosteite

panosteite

Panosteite (panosteite eosinofilica o enostosi)

salute Pastore Svizzero Bianco: panosteite

La panosteite è una patologia autolimitante in grado di andare incontro a risoluzione spontanea senza il necessario utilizzo di farmaci.

La panosteite interessa in genere cuccioli o cuccioloni fra i 5 ed i 12 mesi di età, anche se ci sono segnalazioni fino ai 2 anni e colpisce soprattutto quei cuccioli che crescono “in fretta”, nella fase della crescita.

In prevalenza sono colpiti da panosteite cani di razza grande e gigante; soprattutto Pastore tedesco (e quindi anche Pastore Svizzero Bianco) e prevalentemente di sesso maschile.

La causa è ignota; probabilmente si tratta di un problema polifattoriale.
Sono state chiamati in causa infezioni virali, vaccinazioni, fattori nutrizionali, fattori genetici. È stata notata comunque un’incidenza maggiore in certe razze e famiglie.

Sintomatologia della panosteite

La panosteite si manifesta con una zoppia che appare molto rapidamente e di difficile localizzazione. Da un attimo all’altro il tuo cucciolo inizia a non appoggiare più una zampetta e si lamenta più o meno marcatamente. Lì per lì non capisci… non è successo niente… stava dormendo e ha cacciato un urlo di dolore… panico! Giustamente! E corri immediatamente dal Veterinario. Corri dal Veterinario abbastanza confuso perché, in realtà, non sai bene nemmeno tu con quale arto il tuo cane stia “zoppicando”.

Il Veterinario visiterà il tuo cucciolo, ti chiederà la sua età e molto probabilmente deciderà di fargli na lastra per verificare cosa stia succedendo.

L’unico modo per fare una diagnosi di panosteite è la radiografia, a completamento della visita Veterinaria.

Durante la visita, in genere, il cane manifesta dolore alla palpazione di tutte le articolazioni.

L’esame radiografico individua molto bene le diversità in corrispondenza del forame nutritivo delle ossa ed un addensamento midollare che continuerà ad esserci comunque per qualche mese anche dopo la risoluzione della zoppia.
Praticamente nelle lastre si vede un addensamento della densità nella parte centrale delle ossa lunghe che non hanno mai contorni netti.

 

Attenzione: le lastre fatte per verificare se si è di fronte a panosteite NON sono le stesse lastre che vengono fatte per verificare l’assenza di displasia. Mentre per la displasia le lastre devono necessariamente essere eseguite in anestesia totale, per quanto riguarda la panosteite si tratta di una comune lastra da svegli.

Segni radiografici di panosteite

Cosa vedrà sulla lastra, in caso di panosteite, il tuo Veterinario?

Fase iniziale: lieve aumento della radiodensità.
Fase intermedia: marcato aumento della radiodensità.
Fase tardiva: scomparsa delle aree radiodense.

salute Pastore Svizzero Bianco: panosteite

La panosteite è una patologia che può migrare, con cicli di 2-3 settimane, da un arto all’altro. E può fare il giro completo dei 4 arti anche un paio di volte.

Può anche intervallarsi a periodi di assoluta normalità nella deambulazione.

Gli arti anteriori sono quelli più frequentemente colpiti, ma 1 volta su 2 vengono successivamente coinvolti anche gli arti posteriori. Nei casi più gravi, quando sono colpiti più segmenti ossei il cane si rifiuta di alzarsi e di camminare.
Spesso, nella fase acuta, si può costatare un innalzamento della temperatura corporea, fino ad arrivare alla febbre.

La panosteite si risvolve generalmente in 1-6 mesi, con crisi acute di qualche settimana. Possono esserci intervalli di tempo senza alcun sintomo. La prognosi è solitamente favorevole e normalmente il tempo che intercorre tra due attacchi aumenta progressivamente.

La visita clinica è fondamentale perché molte patologie di questa fascia di età hanno manifestazioni simili. Mentre la panosteite ha una evoluzione assolutamente benigna e autolimitante, le altre possono essere molto più importanti.

Panosteite: terapie più consigliate

Non esiste una terapia specifica, se non la classica terapia antiflogistica; questa aiuta anche nella riduzione del dolore durante le fasi acute. L’attività fisica deve essere regolamentata.
Ovviamente come tutti i farmaci esistono effetti collaterali: gli antinfiammatori in genere evocano una demineralizzazione ossea; il loro utilizzo dovrebbe essere limitato il più possibile.

Di massima importanza sono
– una corretta alimentazione non eccessiva
– evitare integratori a base di calcio
– far svolgere al cane attività fisica limitata, tranquilla, non sportiva e assolutamente priva di eccessi di sollecitazione ossea (corse, salti e passeggiate troppo lunghe).

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