L’Allevamento Youky’s Gift è definito un Allevamento Amatoriale con Affisso Riconosciuto ENCI – FCI.
Cosa vuol dire allevatore professionale?
Per allevatore professionale si intende colui che “vive” con l’attività cinofila di allevamento, spesso accompagnata da altre attività collegate come la pensione, l’educazione, la vendita di mangimi, collari…
L’allevatore professionale deve avere almeno 5 fattrici e “produrre” almeno 30 cuccioli. Deve inoltre avere una partita IVA (quindi emettere fattura) ed essere iscritto alla (C.C.I.A.A.) Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura come Imprenditore Agricolo.
Noi non “produciamo” (espressione bruttissima) 30 cuccioli l’anno, di conseguenza il nostro non può essere definito allevamento professionale, bensì amatoriale.
Cos’è l’affisso?
L’articolo 1 delle Norme Tecniche del Libro Genealogico del Cane di Razza cita: “Per affisso si intende la denominazione di un allevamento destinato a distinguerne i prodotti. Esso precede o segue il nome di un cane proveniente da una fattrice della quale il titolare dell’affisso risulta proprietario.“
In pratica: un allevatore senza affisso potrà chiamare i propri cuccioli in questo modo: Fido, Pluto, Bianca, Lola,…
Un allevatore con affisso potrà invece mettere anche il “cognome” ai suoi cuccioli, quindi Fido Youky’s Gift, Pluto Youky’s Gift, Bianca Youky’s Gift, Lola Youky’s Gift…
Può sembrare una cosa poco importante, ma non lo è affatto.
Il fatto di poter identificare in maniera univoca un proprio cane, è l’unico modo per capire negli anni se il proprio lavoro di selezione stia dando i risultati previsti, e poter rendere visibile a tutti il risultato ottenuto. È chiaramente un’arma a doppio taglio in quanto saranno identificati non solo i soggetti “belli”, ma anche quelli che presentano gravi difetti o peggio ancora quelli che, malauguratamente, nonostante le mille attenzioni, dovessero nascere portatori di malattie genetiche ereditarie (displasia dell’anca, displasia del gomito ad es).
Avere l’affisso significa quindi prendersi TUTTA la responsabilità del proprio lavoro e non, come fanno molti, semplicemente rendere più chic i cani ceduti.
Può presentare domanda di concessione di affisso il soggetto che:
a) sia proprietario di almeno 2 fattrici della medesima razza;
b) abbia prodotto e iscritto ai libri genealogici italiani almeno 2 cucciolate della stessa razza delle fattrici di cui al punto a);
c) non abbia subito condanne o abbia un procedimento in corso per reati a tutela del sentimento per gli animali, in merito all’attività di allevamento svolta o al commercio di cani;
d) abbia sottoscritto il codice etico dell’allevatore di cani;
e) sia residente in Italia.
f) abbia versato la somma di Euro 600 + spese varie (bolli, fotocopie, ecc)
A questo punto la domanda viene inoltrata dal proprio gruppo cinofilo alla FCI (Federation Cynologique Internationale), la quale verifica che ci siano le condizioni e in caso positivo, rilascia uno tra i tre affissi proposti dall’allevatore. Invia comunicazione all’ENCI (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana), la quale a sua volta invia per raccomandata la lettera di conferma.